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Comunicato Stampa 30 maggio 2017 del Segretario Generale della UILPA.
 
“Se davvero vogliamo costruire la macchina pubblica del futuro e parlare di riforme, staffetta generazionale, welfare aziendale e benessere organizzativo nonché meritocrazia e valorizzazione professionale il percorso obbligato per ridare al Paese servizi pubblici più efficienti è quello contrattuale”.  Lo dichiara in una nota il Segretario  Generale  della  Uilpa,  Nicola  Turco,  il  quale  aggiunge:  “Ciò  anche  per  abbattere  il  peso  della burocrazia  che  in  un  sistema  senza  regole  e  controlli  ha  fortemente  contribuito  a  depotenziare  l’azione amministrativa facendo crescere il fenomeno della corruzione che - nel settore pubblico -  vede l’Italia al terzo posto dopo Grecia e Bulgaria nei Paesi della UE”.

“Dopo le considerazioni di recente espresse dalla stessa Commissione europea sulle manovre economiche adottate dai Paesi dell’area Euro, all’indomani dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni Parlamentari sui decreti di riforma della P.A. - prosegue Turco -  anche in occasione della Conferenza dei Sindacati  Europei  (CES),    si  è  affermata  la  necessità  di  contrastare  e  abbattere  i  fenomeni  di  dumping sociale, di intervenire sulle politiche di genere e sul valore del lavoro pubblico ridando vigore e forza alle politiche contrattuali”.
Il  Segretario  generale  della  Uilpa  evidenzia  come  “la  misura  economica  degli  85  euro,  che  rappresenta l’inizio di una ripresa del potere di acquisto dei salari, dovrà avvenire anche attraverso una valorizzazione della contrattazione di secondo livello con l’integrazione dei vari fondi di Amministrazione/Ente, che potrà dispiegare  i suoi  effetti se  accompagnata  -  nel  rispetto  dell’accordo  dello  scorso    30  novembre  -  ad  una contrattazione  tout  court  che  limiti  quanto  più  possibile  il  ricorso  all’atto  unilaterale  e  restituisca  ai lavoratori  il  proprio  ruolo nel  confronto  che  investe  le  tematiche  più  rilevanti, come  l’organizzazione  del lavoro e tutti gli atti inerenti il rapporto di lavoro”.
Incalza Turco: “Serve ridare dignità al 99,9% dei dipendenti pubblici quotidianamente impegnati ad offrire un servizio pubblico di qualità nonostante gli otto anni di blocco contrattuale, i ripetuti ed illegittimi tagli lineari, il blocco del turn over, lo svilimento della contrattazione, sopraffatti ingiustamente dallo 0,1% di lavoratori infedeli che la UIL non solo ha prontamente chiesto di perseguire ma contro i quali ha scelto di costituirsi parte civile”.
“Non si può immaginare per il futuro che processi di riorganizzazione delle Amministrazioni avvengano – come  in  passato  –  in  assoluto  disprezzo  della  fase  contrattuale  e  attuate  attraverso  un  decisionismo unilaterale che ha prodotto numerosi danni e che non è in alcun modo degno di un Paese civile”. Conclude Turco:  “E’  per  questo  che  chiediamo  con  forza  alla  politica  di  non  rinunciare  a  scegliere  la  strada  del confronto”.

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