“Dobbiamo parlare non solo di doveri ma soprattutto di diritti”, prosegue Turco, precisando che “quello di oggi è stato un incontro finalizzato soprattutto a fare il punto in ordine alle varie questioni che riteniamo ancora irrisolte e sulle quali abbiamo chiesto la dovuta chiarezza. Sarà, quindi, necessario proseguire sulla strada del confronto per pervenire a delle soluzioni condivise che consentano di superare le discrasie tra il contenuto della Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica e quello dell’Accordo sottoscritto lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati Confederali”.
“In primo luogo, sulla parte economica, abbiamo ribadito che non possono esserci scostamenti rispetto all’impegno assunto dal Governo”, dichiara il Segretario Generale della Uilpa secondo il quale: “il previsto aumento medio di 85€, oltre che essere riferito al solo trattamento economico tabellare, deve essere garantito a tutti, attraverso l’utilizzo di parametri che tutelino il diritto ad un incremento salariale adeguato e, nel contempo, salvaguardino le diverse professionalità dei lavoratori. Sul punto va chiarito che il contratto, per la sua stessa natura giuridica, non può trasformarsi in un espediente per la redistribuzione dei redditi, la cui auspicabile promozione spetta invece a Governo e a Parlamento attraverso idonei strumenti normativi.”
“Sulla parte normativa - aggiunge Turco - abbiamo richiesto, così come stabilito nell’Accordo del 30 novembre, la piena valorizzazione della contrattazione, che deve recuperare rilievo e contenuti, in particolare sulle materie che riguardano l’organizzazione ed il rapporto di lavoro”.
“Infine – conclude Turco – abbiamo sollecitato sia la risoluzione della questione ‘bonus 80 euro’ al fine di evitare che i lavoratori che ne hanno beneficiato possano essere penalizzati dagli aumenti stipendiali sia di
conoscere le proposte in materia di defiscalizzazione del salario accessorio.
Insomma, si è trattato di un dibattito piuttosto vivace ed articolato ma noi auspichiamo una trattativa veloce, in grado di dare in tempi brevi le risposte che i lavoratori attendono ormai da troppo tempo”.