Nella puntata di REPORT dello scorso 2 dicembre (http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-3110b11f-140b-4983-8ad0-eea83dc1c97b.html) dal titolo “il mercato del Tesoro” sono emerse circostanze allarmanti sul sistema delle convenzioni Consip coinvolgendo alcune società conosciute già alle cronache e già presenti in questo Ministero.
A tale proposito si richiede la seguente informativa:
1. qual è la società ad oggi a cui sono stati affidati i servizi di questo Dicastero;
2. di conoscere per tutte le sedi appartenenti al Ministero dell’Economia e delle Finanze la tipologia del contratto ed in particolare quali servizi, gli importi e la durata;
3. se, nell’ambito dei servizi appaltati da Consip, le attività addizionali, che comportano un costo aggiuntivo, sono utili per l’Amministrazione;
4. se si è verificato che le attività appaltate vengono effettivamente svolte e che con quali modalità si procede alle ispezioni;
5. qual era il costo, a parità di prestazione, quando i contratti erano stipulati direttamente con l’Amministrazione;
6. se alla società oggi esistente sono stati affidati ulteriori lavori di attività di semplice manutenzione al di fuori della convenzione;
7. se i criteri previsti dalla procedura sul MePA hanno permesso la più ampia partecipazione possibile alle imprese oppure sono state scelte delle caratteristiche non necessarie ai fini del servizio da prestare e condizionare la scelta della società;
8. se le stesse procedure hanno rispettato la tempistica prevista dalla legge;
9. se quanto pagato è il prezzo più vantaggioso;
10. se la ditta attuale ha mai ottenuto lo stesso appalto ed in caso affermativo da quanti anni si protrae il rapporto e per quale importo complessivo;
11. il programma particolareggiato da cui emergono tutte le attività delle pulizie previste nei diversi ambienti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (bagni, stanze, corridoi, zone esterne) per dare la più ampia diffusione al personale;
12. il responsabile unico della stipula del contratto per l’Amministrazione.
Inoltre si richiede di sapere:
1. quali sono i fondi stanziati e se gli stessi sono sufficienti per svolgere le attività fondamentali e necessarie per la sicurezza dei lavoratori (GAS RADON, ANTINCENDIO, IMPIANTI elettrici, CLIMATIZZAZIONE, ASCENSORI, CORNICIONI, ecc …)
2. di accertare, se la notizia risulta vera, che gran parte della cosidetta rete parafulmine
“IN RAME” della sede Centrale del Dicastero è assente e se così fosse quale sarebbe la
motivazione e per quale ragione lo stesso non è stato ancora ripristinato visto che la
sua assenza potrebbe mettere in pericoli la vita stessa dei lavoratori.
A tutela della sicurezza, della trasparenza e dell’immagine di tutti i dipendenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze sollecitiamo un’immediata risposta ai quesiti sopra esposti, nei termini di legge, altrimenti saremo costretti ad agire per le vie più opportune. Nell’attesa di riscontro alla presente porgiamo distinti saluti.
Roma, 16 dicembre 2013
Il Segretario Nazionale Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Provinciale Roma
Guido COMPAGNONE Andrea G. BORDINI Nicola PRIVITERA