Il prossimo 8 novembre i lavoratori del pubblico impiego di UIL, CGIL e CISL scenderanno in piazza, a Roma (piazza del Popolo), per manifestare unitariamente e con forza tutto il loro disagio per le scelte politiche del governo che continua a penalizzare il settore della Pubblica Amministrazione e della conoscenza. Una grande manifestazione nazionale per chiedere una vera riforma della Pubblica Amministrazione, per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro, che subisce ormai da 5 anni il blocco totale delle retribuzioni (il blocco della parte normativa va invece avanti ormai da 7 anni) e per porre termine al blocco del turn-over che in questi ultimi dieci anni ha determinato un esercito di precari senza certezze e senza tutele.
E’ in gioco il futuro dell’intero Paese. I pubblici dipendenti scendono in piazza per garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo, per fare innovazione, per investire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro di qualità: per un progetto serio di riforma della Pubblica Amministrazione.
Obiettivi, questi che riguardano l’intera società e non soltanto il mondo del lavoro.
Per questi motivi la protesta dei pubblici dipendenti non può e non deve rimanere isolata. Il rischio che si corre è di una progressiva graduale estensione del blocco delle certezze e delle tutele anche ai dipendenti del settore privato ed a questo possibile ed infausto evento nonché all’attacco che proviene dal governo e dalle altre forze imprenditoriali e conservatrici non dobbiamo farci trovare impreparati.
Chiediamo, quindi, alle Unioni Regionali UIL il massimo sforzo di partecipazione e presenza di lavoratori del settore privato a sostegno della lotta avviata dai lavoratori del Pubblico Impiego, mentre sollecitiamo la sensibilità delle Unioni Nazionali di Categoria affinché siano presenti anch’esse alla manifestazione di piazza del Popolo con proprie delegazioni recanti bandiere e striscioni della categoria stessa, per dimostrare la solidarietà di tutte le categorie della UIL ai lavoratori del pubblico impiego.
Fraterni saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO
(Carmelo Barbagallo)