In molte Commissioni Tributarie aumenta la rabbia e il disappunto per l’applicazione di una delle tanti disposizioni emanate dalla DGT, tra le quali la rotazione dei segretari di sezione.
Questa determina dovrebbe trovare sostanza nell’applicazione della norma sulla corruzione, cioè secondo qualcuno, un segretario che da anni è a disposizione di un giudice in una sezione potrebbe essere incline alla corruzione perché si suppone che la conoscenza reciproca faciliti episodi di corruttela.
L'assioma è discutibile per non dire risibile, ma la cosa più grave è l’offesa alle persone che in questi anni hanno svolto con professionalità e dedizione il proprio lavoro certamente mutuando un rapporto di collaborazione e fiducia tra segretari e Presidenti di sezione. La direzione, ha tradotto questo tipo di relazione operativa come un possibile viatico per la corruttela, e questo francamente è un artificio che proprio non sappiamo come definire.
La Corte dei Conti ha comunicato che la corruzione nel nostro Paese, ammonta a 60/70 miliardi l’anno, e la nostra Amministrazione quali strumenti utilizza per combatterla efficacemente?
La DGT, per esempio, nelle commissioni tributarie ha chiesto di far ruotare in un valzer i segretari nelle varie sezione, una operazione che si potrebbe definire ridicola, miope e aberrante.
Ma veramente si pensa che la possibile corruzione, ammesso che esista, all’interno degli organi giurisdizionali tributari sarà sanata e colpita facendo ruotare i segretari?
Forse è sfuggito a coloro che hanno scritto la disposizione, che le sentenze non le scrivono i segretari di sezione.
I colleghi che operano con dedizione e professionalità giornalmente, non possono essere messi sullo stesso piano di coloro che della corruzione ne hanno fatto uno stile di vita.
L’applicazione della Legge 190 sta iniziando, a nostro avviso, dalla parte sbagliata, sembrerebbe che in chi governa e amministra a livello centrale le CC.TT. non abbia ben chiaro il ruolo e il lavoro che svolgono questi uffici.
In questi giorni, sono state arrestati diversi soggetti rivelando sia un intreccio tra criminalità e politica, sia azioni di corruttela che per anni hanno garantito appalti e assunzioni. Vorremmo sapere se lì è stata mai applicata la norma anticorruzione, se queste Amministrazioni avevano fatto ruotare nei servizi non gli impiegati, ultimo anello dell’amministrazione, ma per esempio i Dirigenti generali che oggi si scoprono collusi con la politica corrotta.
Così nel mentre nelle Commissioni Tributarie si procede all’avvio del nuovo giro di valzer dei segretari, cresce il malessere dei lavoratori che della professionalità, mai riconosciuta, ne hanno fatto la loro patente e il loro biglietto da visita, salvo poi dubitare di loro e obbligarli ad una rotazione senza alcun senso.
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello!”… che avesse ragione Dante Alighieri… ci rammarica un bel po’!
Roma, 09 dicembre 2014
Il Responsabile Nazionale CC.TT. Il Coordinatore Generale
Massimo Zanetti Andrea G. Bordini