La Scrivente ritiene che una corretta “pesatura” non può prescindere da quale sia l’effettiva “complessità organizzativa”, dalle competenze, dalla responsabilità funzionale, ecc. tale che se ne possa determinare la “graduazione” della singola struttura in posizione dirigenziale – e rispettiva fascia: prima, seconda, terza o quarta - o in P.O.S.. Problematica, comunque, meglio esplicitata con la descritta nota a cui si fa pieno rinvio.
Con nota del 27/8/2015 la Scrivente segnalava criticità derivanti da come l’Agenzia ha inteso regolamentare la nuova figura professionale non dirigenziale della P.O.S. e le modalità di selezione dei lavoratori meritevoli di ricoprire tale posizione.
Oltre alle criticità derivanti dalla rivendicazione di corrette relazioni sindacali, si richiama la Sua attenzione in merito ai profili di possibile illegittimità che la Scrivente segnala con la citata nota e relativi alla definizione, da parte dell’Agenzia, di una figura “ibrida” in quanto applica ad essa istituti di natura contrattuale ed ordinamentali applicabili esclusivamente all’area dirigenziale. Inoltre, varie incoerenze e regolamentazioni “ondivaghe”, nel tempo e sul territorio nazionale, sono emerse in merito alle procedure selettive, ai requisiti ed ai titoli di ammissione alle procedure, alle modalità di svolgimento delle stesse.
In tal senso si fa pieno rinvio alla citata nota del 27/8/2015 precisando che, medio tempore, ulteriori criticità sono emerse e segnalate all’Agenzia dalle strutture Territoriali della scrivente O.S.. Non da ultimo evidenziamo, quindi, come nell’ambito della Direzione Provinciale di Bolzano, per quanto destinataria di norme che ne garantiscono l’autonomia, appare illegittimo configurare titoli di ammissione alle prove selettive diversi rispetto al restante territorio nazionale nonché non configurare la prova selettiva scritta così come diversamente previsto dall’atto nazionale di avvio della procedura. Tutto ciò si rappresenta in quanto le circostanze segnalate possono determinare cattiva gestione delle risorse pubbliche, con conseguente danno all’erario, nonché diffuse inefficienze dell’azione amministrativa oltre ai negativi riflessi che tali atti avranno sul riconoscimento professionale ed economico di tutti i lavoratori.
Nel restare a disposizione per ulteriori approfondimenti si auspica un cortese cenno di riscontro.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Roma, 14 ottobre 2015
Il Segretario Nazionale
Sandro Colombi